La fine dei matrimoni è segnata da una serie di conseguenze negative per i bambini. La più grave è la sottrazione di minore, la situazione in cui i piccoli vengono illecitamente condotti all’estero da uno dei genitori che non esercita l’esclusiva potestà. Per evitare o far fronte a questo problema è disponibile la guida Bambini contesi, giunta alla sua settima edizione. È stata presentata il 10 febbraio scorso a Roma, quando il ministero degli Affari Esteri, il dipartimento per le Pari Opportunità e i dicasteri di Interno e Giustizia hanno fatto il punto sull’attività della task force interministeriale sulla sottrazione internazionale dei minori, nata nel 2009.
I dati del 2010. Lo scorso anno i casi di sottrazione internazionale di minori sono stati 242, in lieve diminuzione rispetto ai 266 del 2009 e ai 248 del 2008. Ma in aumento rispetto agli 89 del 1998. Di queste vicende, solo 91 hanno avuto un esito positivo (erano 70 nel 2009). Negli altri casi, i bambini sono stati sradicati dal luogo in cui erano nati e cresciuti. Non si tratta di un fenomeno che riguarda solo paesi lontani: basti pensare che il 56% delle sottrazioni ha riguardato paesi dell’Unione europea.
La normativa. Non esiste uno spazio unico europeo in materia di diritto di famiglia, dal momento che il Regolamento Bruxelles II bis non offre ad oggi garanzie adeguate e inequivocabili per l’esecuzione dei provvedimenti di rimpatrio dei minori. Alcuni Paesi, infatti, tendono ad imporre procedure interne complesse e spesso estremamente lunghe, che di fatto finiscono con il rimandare all’infinito il rimpatrio. In Italia la sottrazione di un minore conteso è un reato e non solo un fatto traumatico.
L’obiettivo della guida è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica per prevenire casi di sequestro e indicare gli strumenti internazionali giuridici che si possono attivare qualora il reato dovesse verificarsi. “L’opuscolo si è dimostrato nel corso del tempo un utilissimo strumento, proprio per accrescere la consapevolezza rispetto a questa tematica e contribuire a far capire che il superiore interesse del bambino è quello di non essere sradicato dal suo Paese di residenza abituale e di avere un rapporto equilibrato e costante con entrambe le figure genitoriali” ha dichiarato il ministro degli Affari esteri Franco Frattini.
I consigli. C’è una sola prevenzione possibile per evitare situazioni di conflitto, secondo la guida: ciascuno dei genitori deve porre al centro di ogni azione intrapresa il benessere e l’interesse del minore. Nel caso di coppie miste, poi, fornisce alcuni consigli: informarsi sulle disposizioni in materia di affidamento e diritto di visita vigenti nello Stato di appartenenza dell’altro genitore; far riconoscere nello Stato di appartenenza dell’altro genitore, l’eventuale provvedimento di affidamento del minore in proprio favore; se per un qualche motivo il minore deve recarsi all’estero, far sottoscrivere dall’altro genitore un impegno di rientro in Italia alla data stabilita; chiedere al giudice competente l’emissione di uno specifico provvedimento che vieti l’espatrio del minore senza il consenso esplicito dell’altro; verificare che il divieto di espatrio risulti
registrato nelle liste di frontiera; revocare l’atto di assenso affinché il passaporto rilasciato al minore venga ritirato; vigilare, in occasione dell’esercizio del diritto di visita riconosciuto al genitore non affidatario, affinché lo stesso non trattenga con sé il minore illecitamente oltre il periodo stabilito.
Il numero verde. Il ministero dell’Interno, insieme con il Telefono Azzurro, ha attivato un numero verde al quale denunciare la scomparsa di bambini e adolescenti italiani o stranieri: è il 116 000. La linea è attiva 24 ore su 24 in tutta Europa.
Bambini contesi, arriva la guida per prevenire e affrontare i sequestri
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