Sudan365: un grido internazionale per la pace in Sudan

È stata lanciata il 9 gennaio scorso la campagna Sudan365 (http://www.sudan365.org/). Un appello urlato dalle comunità sudanesi e da attivisti in tutto il mondo ai leader internazionali, chiamati ad adottare un’azione concreta per prevenire il riaccendersi del conflitto in Sudan (http://it.wikipedia.org/wiki/Conflitto_del_Darfur).

Il progetto prevede una serie di eventi per promuovere la pace e combattere la violazione dei diritti umani nello Stato dell'Africa subsahariana. Sono circa 15 i Paesi coinvolti in tali iniziative, un impegno destinato a durare per l’intero 2010.

La scelta del 9 gennaio come data di avvio della campagna non è casuale: cade in occasione del quinto anniversario del Comprehensive Peace Agreement (CPA),  l'accordo di pace firmato tra il Sudan People’s Liberation Movement (SPLM) e il governo sudanese per porre fine alla ventennale guerra civile tra Nord e Sud del Paese; e ad un anno dal prossimo referendum che deciderà l’indipendenza del Sud del Sudan.

Sudan365  è promossa da una coalizione di associazioni e gruppi impegnati nella difesa dei diritti umani, tra cui Amnesty International, Save Darfur, Fidh, Refugees International, Human Rights Watch.
In Italia la campagna è caldeggiata dalla Ong Italians for Darfur e rilanciata da Articolo 21 e Artisti socialmente utili l’8 gennaio alla Camera dei Deputati.

“Stiamo assistendo da diversi mesi a un grave intensificarsi delle violenze interetniche nel Sud Sudan – ha ricordato Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur - mentre la crisi in Darfur continua e si aggrava ogni giorno di più. Basti pensare ai 5 caschi blu uccisi in due diversi attacchi poche settimane fa. Il 2010 pone serie minacce ai diritti umani in Sudan che possono essere prevenute solo se i governi agiscono ora. Restano poco più di 365 giorni e una mole enorme di lavoro da fare prima che la grande conquista del CPA svanisca. Le autorità sudanesi e la comunità internazionale devono aumentare il loro impegno nel realizzare pienamente quel trattato e mantenere così la pace a cui ha portato con grandi difficoltà”.

Prosegue la Napoli: “Per questo chiediamo al nostro Governo, testimone dell’attuazione dell’accordo del 2005, di produrre un intenso sforzo diplomatico nel prossimo anno, sfruttando i buoni rapporti sia politici sia commerciali con il Sudan, per chiedere il rispetto di quel trattato garantendo così il mantenimento della pace”. (fonte: Italians for Darfur)

Sudan 365 è appoggiata da alcuni dei più noti percussionisti al mondo, tra cui Phil Selway, Radiohead; Stewart Copeland, The Police; Nick Mason, Pink Floyd; Jonny Quinn, Snow Patrol; Caroline Corr; Richard Jupp, Elbow; Middle Eastern, Mohammed Mounir, Mustapha Tettey Addy e Tony Esposito, testimonial della campagna italiana.

“I prossimi 365 giorni saranno fondamentali per il popolo del Sudan”, ha detto l’artista Jamie Catto, membro fondatore di 1 Giant Leap e Faithless. “E questo martellare a livello mondiale è un grido di azioni positive rivolto ai leader del mondo per impedire ai conflitti di tornare”. (http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/thousands-gather-take-action-...)

Alessandra Francesconi