La malnutrizione infantile può essere sconfitta. Lo testimonia il successo dei programmi di presa in carico e di prevenzione realizzati in Messico e negli Stati Uniti. E lo grida Medici Senza Frontiere (MSF) , che lancia una campagna europea per la lotta alla sottoalimentazione dei minori.
Si chiama Starved for attention: il cibo non basta e sottolinea come, oltre agli aiuti umanitari, sia fondamentale l’attenzione per risolvere il problema. Per generare l’impegno dei singoli, delle associazioni, degli Stati e delle organizzazioni internazionali e non governative.
In Italia la campagna partirà il 24 giugno con la mostra fotografica realizzata in collaborazione con l’Agenzia fotografica VII (Seven) e ospitata nella città di Milano e sul web. Gli scatti di Marcus Bleasdale, Jessica Dimmock, Ron Haviv, Antonin Kratochvil, Franco Pagetti, Stephanie Sinclair e John Stanmeyer evidenziano il grande potenziale attualmente disponibile, soprattutto alla luce dell'esito positivo delle iniziative lanciate negli Usa e nel Messico. I fotogiornalisti hanno viaggiato in zone di guerra, villaggi rurali, capitali sovraffollate, rifugi di montagna, per documentare la malnutrizione infantile e i suoi volti: la contraddizione di bambini denutriti nel lussureggiante Congo; la natura ciclica della sottoalimentazione in Bangladesh; l’impatto dell’annuale stagione “di magra” nel Sahel.
“Le nostre equipe mediche che operano in più di 30 paesi con alti livelli di malnutrizione, dall’Africa sub-sahariana all’Asia del sud, hanno sperimentato che grazie a interventi con cibi equilibrati e di qualità, a milioni di bambini possono essere risparmiate le conseguenze della malnutrizione - ha dichiarato Christophe Fournier, presidente internazionale di Medici senza frontiere -. Conosciamo bene ciò di cui hanno bisogno i bambini: si tratta di fare in modo che possano davvero riceverlo”. Ed è per questo che è fondamentale l’attenzione.
Secondo le stime degli organismi internazionali oggi sono 195 i milioni di bambini nel mondo affetti da malnutrizione. Ogni anno essa è responsabile della morte di 8 milioni di minori, un terzo di questi sotto i cinque anni di età. Queste morti potrebbero essere evitate se venissero soddisfatte le necessità alimentari dei bambini. Starved for attention sottolinea che ciò è possibile se si replicano quelle strategie divenute di successo in alcuni Paesi. Messico, Thailandia e Brasile, per esempio, hanno attuato programmi di nutrizione diretti, garantendo ai piccoli delle famiglie più povere l'accesso ai cibi di qualità, come latte e uova.
Un documentario per immagini suddiviso in sette parti mostra genitori e operatori sanitari impegnati nel rispondere ai bisogni nutrizionali dei minori, prestando loro quelle attenzioni e quegli aiuti che la loro età richiede.
Per maggiori informazioni sulla mostra visitate il sito www.starvedforattention.org dove è possibile firmare la petizione globale dal titolo Vincere la malnutrizione: il tempo di agire è ora. Sul portale sono inoltre visibili i mini-documentari che compongono la mostra, che verranno pubblicati ogni settimana per sette settimane.