L’alta finanza può aiutare il mondo a sconfiggere la povertà. Paradosso? Utopia? Sarcasmo? Non proprio: la campagna ZeroZeroCinque potrebbe realizzare veramente questo connubio.
Lo scorso 22 giugno,in occasione della Giornata Mondiale di Mobilitazione per la Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF), la rete ZeroZeroCinque ha lanciato una consultazione pubblica dalle pagine del proprio sito con l’intento di redigere un testo di legge per tassare le speculazioni finanziarie anche in Italia.
La legge, che sarebbe la prima wiki-lex della storia italiana – ovvero frutto di una redazione collettiva e popolare – è finalizzata a raccogliere fondi da destinare alle attività sociali e di sviluppo, senza danneggiare i mercati finanziari. La tassa, infatti, avrebbe la capacità di arginare gli eccessi speculativi e reperire risorse per politiche sociali, ambientali e di cooperazione allo sviluppo. “Uno strumento tanto più importante”, commentano gli organizzatori, “nel momento in cui il governo, senza aumentare la pressione fiscale su lavoratori e imprese, deve varare una nuova manovra imposta dall'Europa per sistemare i conti pubblici”.
La campagna ZeroZeroCinque è sostenuta da una rete a cui partecipano, ad oggi, già 56 organizzazioni, tra associazioni, sindacati e perfino una banca (Banca Etica).
“Il peggioramento dei conti pubblici in Italia e in Europa generato dalla crisi finanziaria”, spiegano i promotori, “è generalmente contrastato con il taglio dei servizi e beni pubblici o con l’aumento delle tasse su consumi e lavoro, con il rischio di mettere a repentaglio la coesione sociale. Esiste una via sinora considerata non praticabile: tassare le transazioni finanziarie”.
Una TTF europea genererebbe un gettito fino a 210 miliardi di euro l'anno per combattere povertà e cambiamenti climatici. I sostenitori assicurano che l’introduzione della tassa sarebbe vantaggiosa sotto tutti i punti di vista. In primo luogo per i governi, i quali si assicurerebbero coesione sociale e maggiori risorse per le politiche del Welfare. I cittadini ne beneficerebbero perché vedrebbero realizzata una redistribuzione del peso fiscale e minori tagli a beni e servizi pubblici. Ma il vantaggio più convincente sarebbe quello per le imprese, che arriverebbero a disporre di maggiori risorse per le politiche industriali, e per le banche, che ritroverebbero così la fiducia dei cittadini evitando soluzioni che penalizzino eccessivamente il credito.
La proposta è già sembrata particolarmente convincente agli occhi di alcuni tra i paesi più potenti in Europa. Francia e Germania, ad esempio, stanno già studiando le diverse possibilità di implementazione. L'auspicio della rete ZeroZeroCinque è che anche il Governo Italiano faccia la sua parte e prenda posizione a favore dell'introduzione della TTF.